Quanto conosciamo il nostro amico a quattro zampe?
Il cane (Canis lupus familiaris) è un mammifero, fa parte dell’ordine dei carnivori e della famiglia dei canidi. Definito per antonomasia “il miglior amico dell’uomo” è tra i più comuni animali d’affezione e compagni di lavoro.
Cenni storici
La domesticazione del cane da parte dell’uomo risale probabilmente tra i 15.000 e i 30.000 anni fa. Grazie ai reperti archeologici rinvenuti possiamo affermare che questo processo è avvenuto in varie aree geografiche del mondo, perciò, non si può parlare di singolo progenitore ancestrale.
Le prime differenze nell’aspetto e nel comportamento dei cani domestici sono state imposte proprio dal loro luogo di provenienza. Per rispondere alle condizioni climatiche e ambientali, ad esempio, i cani hanno sviluppato diversi tipi di mantello. L’uomo però ha avuto un ruolo chiave nel corso della lunga storia evolutiva del cane: ha creato le razze.
Le razze
Il cane è l’animale domestico con la maggior variabilità morfologica del mondo. L’FCI (Federazione cinologica internazionale) riconosce circa quattrocento razze suddivise in dieci gruppi distinti. Fin da epoche remote, infatti, il cane è stato plasmato per svolgere innumerevoli compititi al fianco dell’uomo. Le prime razze selezionate sono state proprio quelle dei cani da lavoro: dalla caccia, la difesa al raduno del bestiame.
Tutti quei caratteri estetici che oggi consideriamo solamente un vezzo, quando sono stati selezionati, avevano una funzione ben precisa dettata dal tipo di lavoro svolto dal cane. Attualmente, però, la selezione delle razze si è diretta sempre più verso l’esaltazione dell’aspetto fisico trascurandone lo scopo originario. Provate a fare una breve ricerca su internet e vi accorgerete subito di quanto sono differenti i cani di qualche decade fa da quelli che incontrate comunemente al parchetto sotto casa.
Di pari passo all’aspetto fisico, anche il comportamento è oggetto di selezione da parte dell’uomo. Ogni razza possiede delle caratteristiche comportamentali specifiche che vanno poi a differenziarsi in numerose sfaccettature per ogni singolo individuo.
Le motivazioni
Le motivazioni sono un insieme di necessità e desideri che spingono il cane ad attivare un determinato comportamento. Esistono vari tipi di motivazioni e il loro insieme garantisce la sopravvivenza del cane. Quando il nostro cane rincorre la pallina sta assecondando la sua motivazione predatoria che lo spinge ad inseguire un oggetto in movimento. Quindi, possiamo dire che, il vero obbiettivo del cane non è tanto la pallina stessa ma l’appagamento del desiderio di acchiapparla.
Come per i comportamenti, anche le motivazioni sono tipiche per ogni specie ed hanno diverse sfumature per ogni individuo. La selezione di razza ha influito anche sulle motivazioni, accentuandone alcune e attenuandone altre. È importante sapere che le motivazioni possono essere in qualche modo “allenate”, ovvero: più spesso si presenta una motivazione, più forte diventerà per quell’individuo. Per il benessere del nostro cane è quindi fondamentale che le sue motivazioni siano adatte al contesto in cui vive.
Allo specchio
Spesso si dice che il cane è uguale al padrone ed in realtà è proprio vero! O almeno così dovrebbe essere. Quando decidiamo di adottare un cane per prima cosa chiediamoci quali sono le nostre esigenze e il nostro stile di vita. Una volta che abbiamo ben chiare queste caratteristiche, ricerchiamole nel nostro compagno a quattro zampe. Se siamo persone particolarmente sedentarie e amiamo passare le giornate sul divano, evitiamo di scegliere un cane molto attivo anche se incarna in tutto e per tutto il nostro ideale di bellezza. Cerchiamo di essere l’uno l’immagine riflessa dell’altro, risparmieremo così frustrazione e infelicità a cane e proprietario.
Un esperto può aiutarci nella scelta del cane più vicino alle nostre esigenze per iniziare un bellissimo percorso di vita insieme.
ELISABETTA PENNA
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Sono etologa e naturalista. Esperta di animali selvatici e domestici, appassionata di ornitologia e grande amante dei gatti. Ho fatto ricerca sull’avifauna locale e le capacità cognitive dei pappagalli e sono consulente di comportamento felino presso un hotel per gatti.