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Perché i gatti bevono poco?

Come per ogni mammifero, il corpo del gatto è composto per la maggior parte di acqua.

L’acqua, pertanto, è fondamentale per il corretto funzionamento di tutto l’organismo.

Ma allora, perché i nostri mici bevono così poco?

Gatto selvatico e gatto domestico

Il gatto domestico ha mantenuto uno stile di vita molto simile al suo parente stretto, il gatto selvatico.

Ovviamente, i nostri mici di casa non devono più preoccuparsi di andare a caccia per procurarsi il cibo e nemmeno nascondersi dai predatori.

Le loro abitudini alimentari, però, sono rimaste praticamente invariate.

Il gatto è un carnivoro stretto, ovvero ha una dieta composta quasi esclusivamente da proteine animali.

Il gatto selvatico consuma svariate tipologie di prede: principalmente micromammiferi, ma anche uccelli e rettili.

Le prede che costituiscono la sua dieta, essendo organismi viventi, contengono a loro volta elevate percentuali di acqua.

Per questa ragione, il gatto selvatico può permettersi di bere molto poco, ricavando i liquidi necessari per il suo fabbisogno giornaliero direttamente dalle prede ingerite.

L’organismo del nostro gatto domestico funziona esattamente allo stesso modo, l’unica differenza è che siamo noi proprietari a decidere cosa troverà nella ciotola.

Di conseguenza, risulta ancora più importante fare una scelta corretta e adeguata alle sue esigenze, prediligendo una dieta umida ricca di proteine.

Patologie delle vie urinarie

Molto spesso, per praticità, i nostri mici vengono nutriti con una dieta in prevalenza secca. Le crocchette però non forniscono l’adeguato ammontare di liquidi necessari per la loro salute, infatti, la percentuale di acqua contenuta è appena il 4%.

Questa costante carenza di liquidi può portare a patologie delle vie urinarie, anche gravi.

Come possiamo stimolarli a bere di più?

Si possono adottare alcune strategie per incoraggiare i nostri gatti a bere di più.

Spesso si tende a posizionare la ciotola dell’acqua vicino alla ciotola del cibo, questo collegamento ci risulta naturale perché noi umani siamo soliti assumere liquidi durante il pasto.

I nostri mici invece, preferiscono abbeverarsi in un luogo diverso rispetto a dove mangiano. Separando le due postazioni, si eviterà anche ogni rischio di contaminazione dell’acqua con resti di cibo.

Meglio utilizzare ciotole di ceramica o di metallo che sono più facilmente lavabili (anche in lavastoviglie) e non trattengono gli odori. I gatti sono molto esigenti, se percepiscono degli odori sgradevoli arrivano al puto di non bere o mangiare totalmente.

Create più punti di abbeveramento, sia in casa che all’esterno, avendo cura di cambiare l’acqua tutti i giorni.

Ideale poi, sarebbe utilizzare almeno una fontanella che, con il ricircolo dell’acqua, la mantiene sempre fresca e pulita.

I gatti inoltre, preferiscono bere acqua corrente. Molti mici infatti, adorano bere direttamente dal rubinetto.

Cercate per ciò, la tipologia di fontanella che più si addice al vostro gatto, in commercio se ne trovano facilmente di varie forme, colori e materiali. Lo zampillare dell’acqua li invoglierà naturalmente a bere di più.

La dieta più adatta

Utilizzate l’umido come base della dieta dei vostri gatti, lasciando a disposizione il secco solamente quando non siete a casa per diverse ore o durante la notte.

Scegliete sempre cibo di qualità, ricco di proteine e povero di carboidrati.

Un micio in salute è un micio felice.

 

ELISABETTA PENNA

Sono etologa e naturalista. Esperta di animali selvatici e domestici, appassionata di ornitologia e grande amante dei gatti. Ho fatto ricerca sull’avifauna locale e le capacità cognitive dei pappagalli e sono consulente di comportamento felino presso un hotel per gatti.