Winter is coming! Non lasciarli al freddo
L’inverno è ormai alle porte: le giornate si accorciano, l’aria diventa ogni giorno più fresca e la voglia di stare in casa al calduccio si fa sempre più intensa.
Anche i nostri pet con l’abbassarsi delle temperature necessitano di un posticino caldo in cui accoccolarsi.
Nonostante la pelliccia infatti, i nostri amici a quattro zampe soffrono il freddo.
Non tutte le pellicce sono uguali
La lunga storia di selezione da parte dell’uomo, ha portato i nostri pet ad avere un’enorme variabilità del mantello.
Queste differenze, selezionate per fini estetici o per precise esigenze di lavoro (per quanto riguarda i cani), fanno si che ogni razza abbia una diversa tolleranza alle basse temperature.
Logicamente quindi, animali con pelo corto e privo di sottopelo avranno una resistenza molto inferiore al freddo rispetto ad animali con mantello più lungo e con un fitto strato di sottopelo isolante. Le razze più a rischio per i cani sono: levrieri, Weimaraner, Dalmata, Dobermann e le razze senza pelo. In generale tutti i gatti non amano il freddo, ma un’attenzione particolare va data a Sphynx, Devon rex e le altre razze senza pelo che spesso devono indossare maglioncini anche in casa.
Anche d’inverno è molto importante prendersi cura del mantello di cani e gatti. Spazzolarli frequentemente infatti aiuta a mantenere il pelo in salute: eliminando il sottopelo morto si stimola la crescita di quello nuovo che li proteggerà dal freddo. Inoltre il massaggio della spazzola riattiva la circolazione sanguigna.
Taglia e dispersione di calore
Come tutti i mammiferi, cani e gatti hanno un organismo capace di produrre calore e di mantenere una temperatura interna costante indipendentemente dalla temperatura esterna.
Quando però le condizioni diventano critiche (troppo freddo o troppo caldo) il corpo non è più in grado di far fronte alla grande differenza di temperatura con l’ambiente.
La taglia dell’animale è fondamentale per la resistenza alle basse temperature. Una grande mole infatti permette di disperdere calore molto più lentamente rispetto ad una taglia piccola. Attenzione quindi a: Pinscher, Chihuahua, Barboncini, Bassotti e Maltesi.
Lo stato di salute
Cani e gatti hanno una temperatura corporea basale più alta rispetto a noi umani, in media infatti si aggira intorno ai 38°-39°C.
Quando l’organismo funziona correttamente, l’animale mantiene una temperatura corporea costante ricavando l’energia necessaria dal cibo che consuma. È quindi molto importante adeguare l’apporto calorico della dieta in base alla temperatura esterna e al tipo di attività compiuta dall’animale.
In certi momenti della vita, nei cuccioli e negli anziani o a causa di alcune patologie, il corpo fatica a conservare la sua fisiologica temperatura.
È molto importante in queste situazioni proteggere i nostri animali dal freddo e dagli sbalzi di temperatura.
Non lasciate mai a dormire fuori casa cuccioli, animali anziani o malati.
Il movimento come principale fonte di calore
Quando un animale sta andando in contro ad un raffreddamento eccessivo, la prima strategia che attuerà per riscaldarsi sarà quella di mantenersi in movimento.
Per questa ragione appare evidente quanto sia fondamentale non lasciare mai gli animali al freddo in spazi confinati.
L’esempio più lampante è costituito dall’automobile. Lasciare un animale richiuso in un’auto ferma rischia di causargli un’ipotermia. Se non si interviene tempestivamente questa può risultare fatale. L’auto infatti non è termicamente isolata dall’esterno, al contrario, rischia di fare “l’effetto frigorifero“. Il poco spazio nell’abitacolo, inoltre, non permette all’animale di muoversi sufficientemente per riscaldarsi.
Lo stesso discorso è applicabile anche ai serragli e ai recinti esterni. Non importa se utilizzate delle cucce coibentate, al suo interno non si raggiungerà mai una temperatura veramente confortevole.
Possiamo quindi fare affidamento alla regola generale: se fa troppo freddo per una persona, fa troppo freddo anche per un animale domestico.
Principali problemi dovuti al freddo
Quando l’organismo rimane per molto tempo ad una temperatura troppo bassa si può andare in contro a:
- Ipotermia: è una vera e propria condizione di emergenza in cui la dispersione di calore è maggiore rispetto al calore prodotto dall’organismo. Può portare alla morte dell’individuo.
- Artrite ed infiammazioni alle giunture: situazione cronica dovuta all’esposizione prolungata e abituale alle basse temperature.
- Infiammazioni e varie patologie delle vie respiratorie.
Non lasciarli fuori a dormire
Durante la notte le temperature scendono notevolmente, raggiungendo anche diversi gradi sotto lo zero. Il freddo risulta quindi eccessivo sia per i cani che per i gatti.
Se il nostro micio è abituato ad uscire è molto importante dargli sempre la possibilità di rientrare in casa quando lo desidera. Istallare una gattaiola è la scelta più semplice, il gatto potrà gestire in autonomia le sue passeggiate rientrando quando comincia a fare troppo freddo. Anche i gatti più girovaghi in inverno diminuiscono notevolmente le uscite, preferendo di gran lunga schiacciare un pisolino sul divano.
Costringere un cane a trascorrere la notte in solitudine all’esterno è una forzatura indipendentemente dalla temperatura ambientale. Il cane in quanto animale sociale, soffre molto la separazione dal suo branco (la sua famiglia) durante le ore notturne. Se a questa situazione di disagio si aggiunge anche una temperatura molto bassa, ci si rende subito conto quanto sia difficile per lui arrivare fino al mattino.
Permettere a Fido di trascorrere la notte in casa non vuol dire necessariamente condividere il giaciglio, ci si può benissimo attrezzare con una cuccia o un cuscino sistemato vicino al letto oppure in salotto. Per lui farà una differenza enorme: si sentirà protetto e rassicurato dalla presenza dei suoi umani e non soffrirà il freddo per tutta la notte.
I 5 consigli per affrontare l’inverno in serenità
- un posticino caldo per dormire
- una dieta adeguato al maggior consumo energetico
- un mantello ben spazzolato e asciutto
- evitare sbalzi di temperatura e correnti d’aria
- avere la possibilità di entrare in casa quando lo si desidera
ELISABETTA PENNA
Sono etologa e naturalista. Esperta di animali selvatici e domestici, appassionata di ornitologia e grande amante dei gatti. Ho fatto ricerca sull’avifauna locale e le capacità cognitive dei pappagalli e sono consulente di comportamento felino presso un hotel per gatti.